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Dott. Danilo Centrella | Specialista in Urologia e Andrologia

Procedure

Il plasma ricco di piastrine (PRP) come nuova frontiera nella terapia nelle patologie andrologiche e ginecologiche


Cosa sono le piastrine?
Le piastrine sono uno dei principali costituenti cellulari del nostro sangue. Vengono prodotte dal midollo osseo per poi svolgere nel sangue la loro importante funzione dovuta principalmente al fatto che, aderendo fra loro, attivano i processi di coagulazione in presenza di traumi o ferite.
La riparazione e cicatrizzazione è ottenuta grazie a importanti proteine contenute nelle piastrine e chiamati fattori di crescita, come il fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF) , fattore di crescita trasformante ( TGF-β) , IGF I/II, FGBF, EGF.
I coaguli che si formano in condizioni normali infatti sono composti dal 95% di eritrociti (i globuli rossi), 4% di piastrine e 1% da globuli bianchi;
L’obiettivo della produzione di PRP prevede l’ottenimento di un gel in cui la concentrazione di piastrine sia elevatissima, pari al 95%. Quindi il PRP risulta essere una sostanza ricchissima di fattori di crescita piastrinici utili per stimolare la rigenerazione tissutale in corso di malattia.
Il Plasma Ricco di Piastrine è un prodotto del sangue, con la caratteristica di possedere una alta concentrazione di fattori di crescita derivato dalle piastrine.
Il PRP è costituito da plasma con una concentrazione di piastrine fino a sette volte più alta rispetto a quella che si riscontra nel circolo del sangue normale.
Il PRP è quindi una sostanza emoderivata del tutto naturale, che viene ottenuta con un prelievo di un limitato quantitativo di sangue dal paziente stesso (circa 50 ml) e successiva centrifugazione dello stesso con la concentrazione delle piastrine.
Il plasma ricco di piastrine viene quindi attivato con particolari sostanze e somministrato per permettere l’azione benefica dei fattori di crescita.
Si parla quindi di azione autologa del PRP: ciò significa che il donatore e ricevente sono la stessa persona, evitando ogni possibile effetto collaterale.
Il trattamento con il Plasma Ricco in Piastrine (PRP) prevede normalmente una o più infiltrazioni nella sede interessata a distanza di 20-30 giorni.

Il PRP viene utilizzato in molti settori della medicina e negli ultimi anni gli impieghi sono notevolmente aumentati. IL Plasma arricchito di piastrine viene utilizzato in tutti i campi medici per stimolare la rigenerazione dei tessuti. Citiamo l’importante azione per stimolare la guarigione in caso di:
-chirurgia maxillo-facciale ed impianti dentali
-traumi e lesioni acute
-ricrescita dei capelli in caso di alopecia androgenica
-ulcere vascolari e diabetiche, alla cura delle piaghe da decubito
-lesioni tendinee e artrosi
-riparazione post chirurgica e rimarginazione delle ferite
-fratture, anche in caso di applicazione di protesi, nonché nelle patologie degenerative dell’apparato osteoarticolare.
-Ustioni e cicatrici
-Correzione di inestetismi del volto

Come si ottiene il Plasma Ricco di Piastrine (PRP)
Il plasma arricchito di piastrine (PRP) viene preparato mediante centrifugazione del sangue del paziente per separare le piastrine dai restanti componenti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, fibrinogeno etc.)
Il plasma ottenuto è ricco di piastrine che contengono i vari fattori di crescita, come il fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF), il fattore di crescita trasformante (T GF) -b, IGF-l e VEGF.
Fondamentalmente, il sangue del paziente viene raccolto e centrifugato a velocità diverse fino a quando non si separa in 3 strati:
• Plasma povero di piastrine (PPP);
• Plasma Ricco di Piastrine (PRP);
• Globuli rossi.


Il processo, per realizzare il plasma arricchito di piastrine, richiede circa 12/20 minuti e produce una concentrazione piastrinica fino a sette volte quella del plasma nativo.
La metodica di utilizzo del plasma arricchito di piastrine è approvata dal Ministero della Salute unicamente in centri professionali accreditati e che osservano rigidamente i protocolli di sterilità e controlli nell’utilizzo di materiale biologico e viene obbligatoriamente praticata da medici autorizzati . Sono in corso studi internazionali di elevato numero di casi per confermare e validare i protocolli degli effetti benefici del PRP nelle patologie descritte da parte delle Società Scientifiche.

Nuova frontiera del PRP in ambito andrologico:
Sul principio dell’azione rigenerante dei fattori di crescita delle piastrine in vari campi medici come medicina estetica, ortopedia, in dermatologia, chirurgia plastica, oftalmologia e odontoiatria, e recentemente anche in Italia viene proposto in selezionati centri accreditati l’utilizzo del plasma arricchito di piastrine con nuove indicazioni in campo andrologico come nella disfunzione erettile maschile, negli incurvamenti del pene in malattia di La Peyronie e nel dolore pelvico cronico maschile.
Plasma arricchito di Piastrine nel trattamento della disfunzione erettile
Il PRP per disfunzione erettile è considerato un nuovo trattamento efficace in singola terapia o in sinergia per potenziale l’effetto di diverse terapie farmacologiche.
E’ stato infatti presentato al congresso ESSM 2019 lo studio di efficacia e sicurezza del PRP come terapia nel Deficit Erettivo per problemi di erezione. In tale studio circa 300 pazienti affetti da deficit erettivo sono stati sottoposti ad infiltrazioni di PRP o Plasma Piastrinico.


Al termine del ciclo di infiltrazioni è stato rilevato un incremento della qualità delle erezioni e del grado di soddisfazione del rapporto e non sono stati riscontrati effetti collaterali. Il trattamento con PRP o plasma piastrinico si è dimostrato quindi un valido trattamento per il ringiovanimento del pene e miglioramento del deficit erettile.
Il deficit di erezione infatti, cioè la difficoltà ad ottenere o mantenere l’erezione fino al completamento del rapporto sessuale, può avere diverse cause, sia fisiche che psicologiche. Tra le cause fisiche, la più frequente è legata alla corretta circolazione sanguigna nel pene, a causa di diverse malattie croniche come il diabete, l’ipertensione arteriosa, l’arteriolosclerosi e l’ipercolesterolemia, nonché a seguito di interventi chirurgici molto diffusi come l’asportazione della prostata o del retto per malattie tumorali. In tali malattie l’utilizzo del PRP viene studiato come valido ausilio nella rigenerazione del tessuto vascolare e nervoso per permettere erezioni valide grazie alla stimolazione rigenerativa sul sistema vascolare (neo-angiogenesi) e sull’innervazione dei corpi cavernosi del pene per via delle proteine bioattive presenti nelle piastrine con miglioramento della circolazione sanguigna nell’organo maschile.

Plasma arricchito di Piastrine o PRP nel trattamento della Malattia di La Peyronie
Il PRP può essere utilizzato nel trattamento della malattia di La Peyronie con valide risposte soggettive. La malattia di La Peyronie , conosciuta anche come “Induratio Penis Plastica” (IPP), è molto diffusa nella popolazione maschile e può insorgere in qualsiasi momento della vita provocando dolore all’erezione in un primo tempo e inducendo poi la comparsa di placche fibrose alla superficie dei corpi cavernosi che incurvano progressivamente il pene fino a impedire la penetrazione. E’ infatti causata dalla fibrosi della tunica albuginea dei corpi cavernosi in soggetti predisposti, provocando ridotta elasticità dei tessuti e deformazione del pene con dolore in erezione sino alla difficoltà alla penetrazione. L’infiltrazione di PRP viene effettuata in anestesia locale, circa 6 ml di PRP sono infiltrati dentro la placca peniena.


Il PRP migliora la sintomatologia riducendo il dolore in erezione e in alcuni si ottiene anche un miglioramento della deformità.
Gli studi scientifici stanno valutando gli effetti dei fattori di crescita del PRP iniettati nel potenziare la rigenerazione di nuovo tessuto all’interno dei corpi cavernosi, lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni e miglioramento della circolazione all’interno dell’organo maschile sino ad ottenere un miglioramento della curvatura associato a un potenziamento della funzione erettile con maggiore sensazione di piacere.
Ovviamente come per tutte le nuove terapie mediche saranno solo i risultati degli studi scientifici in corso a determinare il ruolo del PRP nel trattamento della disfunzione erettile, nella Induratio Penis Plastica e nelle patologie di tipo urologico ma gli incoraggianti risultati osservati nelle altre specialità mediche e nei primi studi andrologici incoraggiano a valutare questo trattamento come impiego sempre più frequente nei pazienti con disturbi andrologici.

Altre applicazioni del PRP in Urologia e ginecologia
Oltre agli ambiti andrologici stanno nascendo diverse indicazioni all’utilizzo del PRA in Urologia e ginecologia: l’incontinenza urinaria femminile e il dolore pelvico cronico maschile e femminile ed in particolare alla vulvodinia e alla dispareunia, oltre che nella incontinenza urinaria.
Studi preliminari hanno dimostrato che nella incontinenza urinaria da sforzo di grado lieve, che affligge fino al 40% delle donne dopo i 50 anni, compromettendo la qualità della vita relazionale, le iniezioni di PRP in associazione a cicli di riabilitazione del pavimento pelvico possono determinare un significativo miglioramento dei disturbi.
Ulteriori studi clinici stanno valutando il potenziale rigenerativo del plasma arricchito di piastrine come cura del dolore pelvico cronico dell’uomo, che viene spesso inquadrato come prostatite cronica abatterica e scarsamente responsivo alla terapia e soprattutto nella donna in menopausa con sindrome della vescica dolorosa, vulvodinia e dispareunia (rapporti sessuali dolorosi) determinata dalla ipotrofia della mucosa vaginale da carenza estrogenica. In tali patologie, la riduzione fino a scomparsa dei disturbi in una buona percentuale di casi, può portare nella donna ad un importante miglioramento della lubrificazione vaginale e quindi al recupero di una soddisfacente vita sessuale.

Il Dr. Danilo Centrella utilizza la metodica di utilizzo del plasma arricchito di piastrine secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute ed in centro professionale accreditato, osservando rigidamente i protocolli di sterilità ed utilizzo di materiale biologico. Partecipa inoltre a studi scientifici per validare i protocolli atti a stabilire gli effetti terapeutici del PRP nelle patologie urologiche ed andrologiche.