Onde d’urto lineari a bassa intensità (LISWT) nel deficit erettile
I PROGRESSI TECNOLOGICI NEL TRATTAMENTO DELL’IMPOTENZA MASCHILE: LE ONDE D’URTO LINEARI A BASSA INTENSITA’ (LISWT) E LA RIVOLUZIONE DELLA “NEOANGIOGENESI” DEL PENE
L’erezione del pene è un fenomeno fisiologico complesso ottenuto grazie alla perfetta interazione di meccanismi psicologici, nervosi, ormonali e vascolari. Il meccanismo fisico dell’erezione determina un aumento del flusso sanguigno all’interno dei corpi cavernosi del pene. Il corretto funzionamento della vascolarizzazione del pene risulta quindi fondamentale affinché si possa verificare questo processo di vaso-dilatazione, permettendo al sangue di gonfiare il pene e ottenendo un’erezione completa.
La disfunzione erettile, chiamata impropriamente “impotenza”, colpisce oggi circa 3 milioni di uomini italiani con conseguenze psicologiche nell’individuo e nella coppia.
La più frequente causa del deficit erettile è l'insufficiente apporto di sangue ai corpi cavernosi che producono l'erezione del pene. Tale meccanismo è chiamato “deficit vascolare”. Le evidenze scientifiche evidenziano che circa l’80% dei casi di impotenza sono causati da insufficiente apporto sanguigno del pene, con una frequenza che aumenta con l’età del soggetto. Anche gli interventi chirurgici eseguiti per tumore alla prostata, alla vescica e al retto, possono provocare disfunzione erettile, a causa delle lesioni vascolari e nervose durante l’intervento.
Molte malattie croniche possono causare alterazioni dei piccoli vasi che irrorano i corpi cavernosi del pene: il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, la sedentarietà, il fumo di sigaretta e arteriolosclerosi ne sono esempio più comune. In questi casi i vasi sanguigni diventano più rigidi, meno estensibili, riducono il loro calibro, e sono incapaci di dilatarsi completamente per fare entrare sangue all’interno del pene e ottenere la rigidità.
Ad oggi la terapia della disfunzione erettile risulta principalmente basata sull'impiego di medicinali che favoriscono l’afflusso di sangue al pene come:
- I farmaci gli inibitori della 5-fosfo-diesterasi (Viagra, Siler, Cialis, Levitra, Spedra) che si assumono per bocca,
- le prostaglandine (Caverject ) la cui somministrazione avviene direttamente con iniezione nel pene.
Il trattamento con le onde d’urto rappresenta una rivoluzione nella terapia della disfunzione erettile; risulta infatti essere un’alternativa o un aiuto alla cura farmacologica. Numerosi risultati, riportati in letteratura medica, hanno infatti fornito recentemente l’evidenza scientifica che le onde d’urto lineari a bassa intensità (LISWT) stimolano nel tessuto trattato il formarsi di nuove reti di vasi sanguigni, fenomeno che prende il nome di “neoangiogenesi”. Le onde d’urto agiscono proprio con questo meccanismo, cioè sono in grado di ridurre il danno ossidativo creato da questi fattori di rischio circolatorio, portando alla produzione di un enzima particolare, l’ossido nitrico sintetasi endoteliale (eNOS), che all’interno del corpo cavernoso del pene rilascia dei fattori di crescita endoteliale. Questi promuovono la proliferazione di nuovi vasi sanguigni.
Immagine 1: rappresentazione del fenomeno di angiogenesi delle onde d’urto lineari a bassa frequenza
Recentemente è stata pubblicata su una nota rivista scientifica urologica (European Urology) un'analisi dei risultati complessivi ottenuti da 14 studi (circa 800 pazienti) in cui sono state utilizzate le onde d’urto lineari a bassa frequenza per deficit erettile. Questa revisione ha dimostrato evidenti benefici sull’erezione dei pazienti trattati con onde d’urto a bassa frequenza.
In Italia, uno studio effettuato dalla Società Italiana di Andrologia (SIA) ha dimostrato una percentuale di successo parziale di circa il 70% dei pazienti con impotenza trattati con le onde d’urto. In alcuni di questi pazienti è stata osservata una completa guarigione consentendo il ritorno a una sessualità naturale senza necessità di utilizzare farmaci.
STUDI CLINICI PUBBLICATI
I trattamenti con onde d'urto a bassa intensità focalizzate vengono attualemnte utilizzati in centri specializzati per la cura dei problemi di erezione e della Disfunzione Erettile (impotenza maschile).
E' una cura riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale con n umerosi studi scientifici in cui è dimostrata la sua efficacia. Sono attualemnte in corso studi scientifici internazionali su largo numero di pazienti per standarizzare le intensita di trattamento , i risultati e i risultati a lungo termine. Di seguito riportiamo una sintesi della ricerca scientifica pubblicata.
"Low Intensity Shock Wave Treatment for Erectile Dysfunction-How Long Does the Effect Last?
J Urol.2018 Jul;200(1):167-170. Doi: 10.1016/j.juro.2018.02.070. Epub 2018 Mar 1."
"Low-Intensity Extracorporeal Shock Wave Therapy for Erectile Dysfunction: a Systematic Review and Meta-Analysis. - Urology - 2017 Sept"
"Penile Low Intensity Shock Wave Treatment is Able to Shift PDE5i Nonresponders to Responders: A Double-Blind, Sham Controlled Study.
J Urol.2016 May;195(5):1550-1555. doi: 10.1016/j.juro.2015.12.049."
"Penile low-intensity shock wave therapy: a promising novel modality for erectile dysfunction.
Korean J Urol.2014 May;55(5):295-9. doi: 10.4111/kju.2014.55.5.295.Epub 2014 May 12."
"Low-Intensity Extracorporeal Shock Wave Therapy in Vascular Disease and Erectile Dysfunction: Theory and Outcomes.
Sex Med Rev. 2013 Jul;1(2):83-90. doi: 10.1002/smrj.9. Epub 2015 Oct 18."
"Shockwave treatment of erectile dysfunction.
Ther Adv Urol.2013 Apr;5(2):95-9. Doi: 10.1177/1756287212470696."
"Does low intensity extracorporeal shock wave therapy have a physiological effect on erectile function? Short-term results of a randomized, double-blind, sham controlled study.
J Urol.2012 May;187(5):1769-75. doi: 10.1016/j.juro.2011.12.117."
"Shockwave treatment of erectile dysfunction. Ther Adv Urol- 2013 Apr;5(2):95-9"
"Low intensity extracorporeal shockwave therapy for erectile dysfunction: a study in an Indian population.2Can J Urol.2015 Feb;22(1):7614-22."
"Extracorporeal shockwave therapy in the treatment of erectile dysfunction: a prospective, randomized, double-blinded, placebo controlled study. Int J Urol.2014 Oct;21(10):1041-5. doi: 10.1111/iju.12506. Epub 2014 Jun 17."
"Can low-intensity extracorporeal shockwave therapy improve erectile dysfunction? A prospective, randomized, double-blind, placebo-controlled study. Scand J Urol.2014 Dec 3:1-5."
Image of evaluation of radial wave
Il numero sempre maggiore di studi clinici scientifici ha permesso di inserire il trattamento con onde d’urto nelle linee guida delle più importanti società mondiali di urologia come possibile strumento terapeutico di supporto per i pazienti con disfunzione erettile ed eseguito in centri specializzati. Vi è la necessità di un giudizio conclusivo sulla completa efficacia delle onde d’urto su un numero di pazienti più ampio, con linee guida e con protocolli di follow up più duraturi.
Meccanismo d’azione delle onde d’urto: la neo-angiogenesi.
Le onde d’urto sono onde meccaniche simili a quelle acustiche in grado di propagarsi in un mezzo. Nel momento in cui queste onde incontrano un organo o un tessuto possono cedere energia meccanica, determinando una compressione seguita da una espansione dei tessuti. Il primo utilizzo delle onde d’urto, ma in questo caso ad alta intensità, in urologia è avvenuto nel 1982 per la frantumazione dei calcoli renali.
Per quanto riguarda invece le onde d’urto a media intensità il loro utilizzo principale si è sviluppato in campo ortopedico per il trattamento delle infiammazioni dei tendini delle ossa e dei muscoli.
Anche in andrologia sono recentemente utilizzate le onde d’urto a bassa intensità che, essendo debole, interagisce con i tessuti più profondi con rilascio di fattori di crescita, migliorando il flusso di sangue.
Gli studi scientifici hanno evidenziato:
- un aumento di produzione di ossido nitrico con maggiore elasticità delle arterie
- un aumento dei fattori di crescita
- una rigenerazione tissutale
Le onde d’urto sono quindi potenzialmente in grado di rigenerare i tessuti deputati al meccanismo della erezione.
Il protocollo di trattamento comprende almeno 6 applicazioni a cadenza settimanale. Ogni seduta dura circa 30 minuti; si esegue in ambulatorio senza una particolare preparazione e senza sedazione né anestesia dal momento che la procedura è indolore.
Possono essere inoltre impiegate con successo nel il trattamento del dolore pelvico cronico, prostatiti croniche abatteriche, sindrome da stimolazione del nervo pudendo e pubalgie.
Le onde d’urto vengono applicate attraverso un manipolo creato appositamente per adattarsi all’anatomia del pene e vengono applicate in sei punti diversi del pene. La quantità di colpi e quindi di onde d’urto nel ciclo, è in totale di 3000 onde con una potenza pari a 0,10 – 0,25 micro joule (1,5 bar) e una bassa frequenza. Le zone anatomiche di applicazione sono 3 per ciascuno dei due corpi cavernosi e comprendono la parte distale del pene, la base e le radici del pene. Ciascuna di queste zone quindi riceve circa 500 impulsi a bassa energia e bassa frequenza.
Il trattamento con le onde d’urto è indolore, non invasivo e sicuro. In nessuno dei pazienti in cui è stato utilizzato si sono verificati effetti collaterali.
I miglioramenti della vascolarizzazione cavernosa si manifestano a circa un mese dalla conclusione della terapia. Il paziente sente un miglioramento delle erezioni mattutine, una migliore induzione, rigidità e mantenimento della erezione tanto da rendersi possibile anche senza l’aiuto di farmaci.
Il trattamento con le onde d’urto a bassa intensità è considerato la nuova frontiera nella terapia dei pazienti con disfunzione erettile e i risultati sinora ottenuti sono entusiasmanti.
Si differenzia quindi completamente dalle terapie farmacologiche, in grado di agire esclusivamente sul sintomo. Le onde d’urto sono dirette a rigenerare il meccanismo erettile in modo da far sì che i pazienti possano migliorare la capacità erettile.
I risultati preliminari di uno studio condotto dalla Società Italiana di Andrologia attesta che il 70% dei pazienti ottiene miglioramenti parziali dopo il trattamento con le onde d’urto mentre una percentuale di circa il 15%, recupera del tutto la propria funzione erettile.
Chiaramente servirà ancora del tempo per avere delle stime precise e dati confermati su larga scala ma sicuramente questa nuova tecnica apre nuovi orizzonti per il trattamento di seconda linea della disfunzione erettile.
Esistono in commercio diverse macchine per le onde d’urto. Non tutte possono essere considerate uguali ed efficaci perché la terapia con le onde d’urto risponde ad una serie di principi fisici che condizionano l’efficacia: la profondità di penetrazione nei tessuti, la focalizzazione dell’onda negli stessi, l’energia e la frequenza erogata.
Infatti le onde devono essere convogliate ad una profondità non eccessiva perché il corpo cavernoso è un tessuto superficiale e il fuoco non deve essere particolarmente ampio per un trattamento localizzato.
Il successo del trattamento dipende dalle caratteristiche del manipolo, del generatore e dalla potenza dello strumento che deve essere di alta qualità e specificamente creato per il trattamento con onde lineari ed a bassa frequenza. La mancanza di apparecchiatura di alta qualità rende i trattamenti inefficaci ed un trattamento fatto in modo non corretto, o con dispositivi non idonei, può causare lesioni al pene.
Il Dr Danilo Centrella esegue trattamenti con onde d’urto lineari a bassa frequenza secondo protocolli della società Italiana di Urologia (SIA) e secondo studi scientifici pubblicati (European Urology) con il nuovo strumento BTL-6000 SWT Top line Power, europeo e specificamente dedicato alle patologie andrologiche.