La riabilitazione del piano pelvico
Il piano pelvico o perineo è quell’insieme di strati muscolari, fasciali e legamentosi posti alla base della cavità addominali e che si inseriscono e fissano posteriormente all’osso sacro e anteriormente al pube. Creano quindi un’amaca che sorregge tutti i visceri dell’intestino e della cavità addominale come vescica, uretra, utero. Per dare meglio l’idea possiamo immaginare il piano pelvico come la zona che appoggiamo sul sellino ogni volta che andiamo in bicicletta.
A differenza di altri muscoli di cui abbiamo coscienza dello sforzo, i muscoli del pavimento pelvico sono costantemente attivi senza che ce ne rendiamo conto: sono infatti posti in una zona nascosta ed in profondità e quasi mai completamente stimolati nei classici programmi di allenamento.
Si tratta quindi di muscoli che, al pari di tutti gli altri, svolgono la loro funzione con il rilasciamento e la contrazione, chiudendo ed aprendo gli sfinteri per la minzione, la defecazione e l’eiaculazione.
Come tutti i muscoli quindi necessitano di essere rilasciati se troppo contratti (ipertono), allungati se eccessivamente accorciati, allenati se poco tonici (ipotono). Tali esercizi costituiscono il programma di riabilitazione perineale.
Questo tipo di riabilitazione tratta una sfera particolarmente intima della persona, per questo è stata affrontata dalla società con imbarazzo e vergogna, rallentando i programmi di insegnamento anche se già dal 1948 il Pelvic Floor Muscle Treatment (PFMT) iniziò ad essere prescritto come terapia elettiva per l’incontinenza urinaria.
Solo negli ultimi anni si è campito l’importanza di tali cure e soprattutto nella prevenzione delle disfunzioni del piano pelvico e a considerare il trattamento fisioterapico la vera terapia delle stesse.
La riabilitazione del pavimento pelvico è fondamentale nel trattamento di:
-Incontinenza urinaria
-Incontinenza fecale
-prolassi di vescica, utero, retto
-Dispareunia o dolore l’atto sessuale
-Ridotto piacere sessuale
-disfunzione erettile ed eiaculazione precoce
-Dolore pelvico cronico
I trattamenti di tonicità del piano pelvico sono di fondamentale importanza per il buon esito della gravidanza in quanto le variazioni ormonali (aumento del progesterone) determinano un rilassamento del corpo femminile, e maggior sforzo nel mantenere il corpo eretto. Un piano pelvico allenato risponde meglio alle modificazioni della gravidanza e nel contenimento del bambino. Anche la fase di espulsione del bambino dal canale del parto alla nascita ed il periodo post parto saranno più efficaci con la corretta funzione dei muscoli pelvici.
Nel maschio, la riabilitazione del piano pelvico viene proposta sia prima che dopo interventi alla prostata, alla vescica, all'uretra, sia a scopo preventivo che curativo: spesso, infatti. Infatti la fisioterapia può aiutare a scongiurare o limitare il pericolo dell’incontinenza dopo l’intervento.
La riabilitazione del piano pelvico serve quindi a ripristinare l’attività degli sfinteri uretrale e anale, due muscoli che consentono la continenza quando sono contratti e lo svuotamento quando sono rilassati e a normalizzare il tono muscolare del perineo.
Come si può allenare questa zona del corpo?
È importante già da giovani, avere maggior conoscenza del proprio corpo effettuando esercizi che possono prevenire l’insorgere dei disturbi nel tempo.
Esistono alcuni esercizi specifici, detti di KEGEL (nome del ginecologo che li ha inventati) che sono indicati per allenare e tonificare i muscoli del pavimento pelvico giornalmente.
Se i problemi sono più gravi viene raccomandata l’assistenza del fisioterapista, professionista sanitario laureato e adeguatamente formato, che con conoscenze tecniche e metodologie programma la cura delle patologie perineali. Le tecniche e metodologie eseguite sono:
Fisiokinesiterapia : consiste nell’esecuzione di metodiche manuali e tecniche fisioterapiche di contrazione e rilassamento della muscolatura sottostretta sorveglianza del terapista. Ciò permette al paziente di prendere coscienza del perineo e riconoscerne la funzione eliminando gli schemi errati di attivazione muscolare. Permetterà quindi una corretta funzione dei muscoli perineali e l’acquisizione della capacità di attivazione automatica durante il movimento, la respirazione e il mantenimento delle diverse posture.
Biofeedback elettromiografico: si tratta di una ginnastica attiva che consente di identificare l’attivazione muscolare volontaria, misurandone l’intensità e la durata con un computer che trasforma l’attività muscolare in segnali visivi.
Stimolazione elettrica funzionale (FE): è un tipo di terapia fisica strumentale eseguita con appositi sondini che conducono impulsi elettrici per stimolare la muscolatura a contrarsi.
Il fine ultimo della riabilitazione del piano pelvico è l’insegnamento delle norme comportamentali che permettono la presa di coscienza e consapevolezza del funzionamento del perineo, della gestione dei corretti ritmi di svuotamento e contenzione grazie all’ allenamento vescicale, della corretta attivazione dei muscoli del pavimento pelvico durante le attività quotidiane evitando situazioni in cui la pressione addominale aumenta in modo incontrollato.
Una corretta riabilitazione inoltre agisce positivamente sulla componente psicologica della persona che soffre di incontinenza urinaria. Infatti un numero sempre crescente di donne e di uomini vedono limitarsi nell’autonomia e nella libertà di una sessualità serena, di una passeggiata, di frequentare luoghi affollati per paura. Affrontare tali problemi significa parlarne, sottoporsi a visite e controlli periodici, non vergognarsi, tantomeno credere che l’incontinenza sia irrisolvibile e affrontare con serenità il programma di rieducazione con specialisti preparati