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Dott. Danilo Centrella | Specialista in Urologia e Andrologia

Patologie

Tumore dell’uretere e pelvi renale

Cosa si intende per neoplasia delle alte vie?

I tumori della pelvi renale e dell’uretere sono neoplasie rare, rappresentando il 5% dei tumori che colpiscono l’apparato uro-genitale. Di questi, il 2% riguarda contemporaneamente entrambe le vie escretrici. Spesso sono  associati a tumori della vescica per disseminazione delle cellule lungo le vie urinarie. 
La maggior parte dei tumori che interessano la  pelvi renale e l’ uretere derivano dall’ epitelio di transizione, lo strato superficiale di cellule che ricopre le vie urinarie. Lo stesso epitelio transizionale ricopre la vescica da cui puo’ originare il tumore vescicale con maggior frequenza. l’origine del tumore dell’uretere è quindi simile a quello vescicale (tumore a cellule transizionali) ma i tumori della pelvi renale ed uretere hanno una maggior aggressività e la diagnosi precoce è fondamentale per una terapia curativa.

I tumori transizionali son più comuni negli uomini che nelle donne e insorgono spesso dopo i 40 anni, con massima frequenza ai 70-80 anni.

Quali sono le cause e fattori di rischio?

Uno dei fattori di rischio piu’ comune del tumore transizionale è il fumo di sigaretta, per cui è dirimente la immediata sospensione.

Sono descritti fattori di rischio anche in armaci per il dolore come la fenacetina e nell’esposizione ad alcune sostanze chimiche e coloranti.

Le infezioni urinarie  ricorrenti e la calcolosi urinaria possono aumentare il rischio.

 

Che sintomi danno?

 

Nelle fasi iniziali  tumori dell’uretere e della pelvi renale possono essere asintomatici I principali sintomi sono:

sangue nelle urine

aumento della frequenza minzionale

dolore lombare

perdita di peso e stanchezza

Il piu’ comune sintomo è la perdita di sangue con le urine senza altri sintomi o la colica renale determinata dall’ostruzione del deflusso delle urine da un coagulo. E’ quindi importante non trascurare questi sintomi e recarsi dal medico per gli accertamenti e una precoce diagnosi. In caso di malattia avanzata e con metastasi i sintomi possono essere  affaticamento, febbre, sudorazione, dolori ossei e lombari continui.

Come viene fatta la diagnosi?

Gli accertamenti richiesti sono:

Ecografia dell’apparato urinario
L’ecografia, anche se con potere limitato nel diagnosticare un tumore della pelvi renale ed uretere viene frequentemente utilizzata come primo esame per  identificare la dilatazione della pelvi renale e dell’uretere quando  il tumore blocca il drenaggio dell’urina dal rene alla vescica.


Tomografia computerizzata delle vie escretrici (TAC)
La tomografia computerizzata è l’esame  con la massima accuratezza diagnostica per i tumori della pelvi e dell’uretere (ormai in disuso la storica  l’urografia ). La uro-TAC valuta  il tratto urinario con il contrasto  durante la fase escretoria dell’apparato urinario permettendo  di ottenere immagini ad alta risoluzione della pelvi renale, uretere e vescica. La TAC urografica può quindi rilevare ’ispessimento della parete dell’uretere ed ella pelvi o aggetti caratteristici del tumore, la presenza di idronefrosi o  metastasi linfonodali o negli altri organi.


Risonanza magnetica
La risonanza magnetica è eseguita da  che non possono sottoporsi alla uro- TC per intolleranza a mezzi di contrasto iodati sono controindicati.


Citologia urinaria
La citologia urinaria è costituita dalla analisi microscopica delle urine raccolte. L’identificazione in esso di cellule transizionali modificate può rappresentare la  presenza di un tumore delle vie escretrici. Viene  utilizzata per la diagnosi e i successivi controlli  del tumore della vescica e dell’uretere. Se la  citologia urinaria risulta positiva ma senza  lesioni vescicali dimostrate, si deve procedere ad ulteriori accertamenti per la ricerca del tumore.

Endoscopia
L’esecuzione di una ureteroscopia è necessaria per valutare l’estensione della malattia, il tipo di malattia e la possibilita’ di un  trattamento conservativo, o in pazienti con un solo rene. L’ureteroscopia e la biopsia dovrebbero essere eseguite prima di ogni scelta di trattamento chirurgico demolitivo perche’  può aiutare a decidere tra l’esecuzione di una chirurgia radicale e un trattamento conservativo.


Quali sono i trattamenti del tumore?

Il trattamento dei tumori delle alte vie  è prevalentemente chirurgico, conservativo o radicale a seconda della agressività. La gestione conservativa è la prima scelta  in caso di insufficienza renale o nel mono rene funzionante o nei tumori a basso rischio. La chirurgia conservativa permette la preservazione del rene.

Ureteroscopia
L’ureteroscopia mediante ureteroscopio rigido o flessibile è la procedure chirurgica mininvasiva piu’ utilizzata. Vendono valutate  le vie escretrici senza la necessità di tagli dell’addome e  trattare con  laser le neoplasie. Viene eseguita  in caso di malattie poco aggressive, superficiali o multifocali. Permette conservare l’integrita’ delle vie escretrici, estremamente importante in pazienti con un solo rene o  insufficienza renale.

La resezione ureterale
Qualora la malattia sia piccola e unica, si può rimuovere con il pezzo di uretere interessato e  riunendo l’uretere preservando il rene.

Se il tumore interessa la parte bassa dell’uretere puo’ essere asportato e reimpiantato l’uretere in vescica  (ureterectomia terminale con reimpianto). Entrambe le tecniche sono eseguite in laparoscopia, limitando l’invasivita’ del trattamento.

Nefroureterectomia radicale
La nefroureterectomia radicale con escissione della cupola vescicale è il trattamento utilizzato per i tumori ad alto rischio. Viene eseguita la completa rimozione del rene e dell’uretere. La procedura viene eseguita con tecnica mini invasiva laparoscopica.