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Dott. Danilo Centrella | Specialista in Urologia e Andrologia

Patologie

Andropausa e testosterone

 

 

In campo medico urologico esiste una sigla molto diffusa: PADAM "Partial Androgen Deficiency of the Ageing Male".

Il termine è la traduzione anglosassone di “Andropausa”, equivalente della menopausa nella donna ma con importanti distinzioni: l'andropausa infatti  non rappresenta la fine della fertilità maschile. Infatti con la senilita' vi è una fisiologica diminuzione della produzione degli spermatozoi e un progressivo calo della produzione di ormone maschile: il testosterone.

La diminuzione del testosterone si osserva in circa il 7% dei soggetti di età compresa tra 40 e 60 anni, e può arrivare al 35% dei soggetti di età superiore agli 80 anni.
Il calo del testosterone nel soggetto anziano è spesso associato ad un quadro ematico di dislipidemia ed alla progressione dell’aterosclerosi, spesso infatti nel soggetto con coronaropatia ed arteriopatia periferica è presente un basso livello ormonale di testosterone.

 

Quali sono i  Sintomi dell’andropausa?

 

I sintomi in genere sono rappresentati da:

- riduzione della libido e difficolta' raggiungere e mantenere l'erezione

- astenia, sonnolenza o insonnia,

- depressione

- dolori muscolari e ossei

- irritabilità.

- Riduzione della massa muscolare

- aumento ponderale con accumulo adiposo al tronco

- difficolta' alla concentrazione

 

Dopo i 60 anni infatti puo' essere presente una generale sensazione di ridotta energia. Puo' esservi una riduzione graduale della forza e massa muscolare, massa ossea e osteoporosi, aumenta il pannicolo adiposo, si riduce il desiderio sessuale e le capacita' erettili e puo' presentarsi un calo della capacità mnemonica.

 Il testosterone è prodotto dai testicoli all'interno delle cellule di Leydig. La menopausa è determinata dal progressivo calo del numero di tali cellule all'aumentare dell'eta' e quindi una diminuzione dell'ormone circolante. Esistono anche dei fattori soggettivi capaci di far ridurre l'ormone maschile, tra le quali l'obesità, l'abuso di alcool, il diabete, l'insufficienza renale ed epatica, l'ipercolesterolemia e la sedentarietà. Anche la mancata esposizione al sole determina un progressivo calo dell'ormone maschile. Studi scientifici nei paesi nord europei hanno infatti dimostrato un incremento di forme depressive, sino al suicidio, in pazienti con ridotta esposizione alla luce solare nei lunghi periodi invernali.

 

Come viene confermata la diagnosi?

 

Deve essere effettuato un dosaggio degli ormoni androgeni tra cui il più importante è il testosterone totale e libero (forma attiva del testosterone)

L'andropausa abbassa il livello ematico del testosterone libero con aumento progressivo dell’LH e FSH, ormoni prodotti a livello centrale dall’ipofisi in risposta al deficit androgenico periferico.

Risulta quindi corretto dosare sempre annualmente nei maschi dopo i 60 anni, oltre al PSA, anche il testosterone.

 

Come viene fatta la terapia?

 

 L'"andropausa" è quindi una specifica malattia con importanti conseguenze fisiche invalidanti e  influenze psicologiche del paziente e determinata da una ridotta secrezione di testosterone,  alla stregua del calo ormonale femminile.

Viene quindi considerata una sindrome multifattoriale in cui i sintomi  di deficit erettile  diagnosticati dall'urologo sono il campanello d'allarme di ulteriori patologie vascolari e sistemiche ( arteriopatia, coronaropatia, diabete, ipertensione). Quindi il controllo di tutti i fattori di rischio cardiovascolari e la terapia ormonale sostitutiva con  testosterone rappresentano la migliore terapia, per conservare o ripristinare la funzione erettiva, assicurare l'azione  preventiva in ambito cardiovascolare e psicologico, migliorare la vascolarizzazione, mantenere la massa muscolare e prevenire dell’osteoporosi.

Riportare i valori ormonali nella norma nel maschio affetto da menopausa è quindi molto importante : ciò permette un miglioramento della qualità di vita, senza uscire dai tassi ormonali per lui fisiologicamente programmati.

La terapia principale è la somministrazione esogena di testosterone.

Oggi sono disponibili  terapie  iniettabili depot di testosterone (una unica somministrazione ogni tre mesi circa) e preparazioni di testosterone ad assorbimento trans-dermico (cerotti e gel alcolico da spalmare quotidianamente sulla cute). Queste ultime preparazioni hanno il vantaggio di mantenere il tasso ematico di testosterone costante nell'arco della giornata  evitando i picchi di accumulo e i periodi di deprivazione.