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Dott. Danilo Centrella | Specialista in Urologia e Andrologia

Patologie

Le malattie urologiche del bambino

UROLOGIA PEDIATRICA

L’Urologia Pediatrica è una branca specialistica dell’urologia che si occupa della diagnosi e della cura delle malattie  ell’apparato uro-genitale dei bambini.
La diagnosi e la cura precoce delle malattie urologiche del bambino infatti può evitare serie complicazioni nell’età adulta.
Le malattie urologiche del bambino sono molteplici:


- Incontinenza urinaria
- enuresi e disfunzioni minzionali
- infezioni delle vie urinarie
- malattie degli ureteri e della vescica
- malattie congenite dei genitali
- calcolosi renale


l’utilizzo di esami ecografici, prima della nascita del bambino o nell’infante ha permesso un precoce trattamento utilizzando tecniche microinvasive.

 

Quali sono le malattie congenite del bambino?


Molteplici sono le anomalie congenite dell’apparato urinario e genitale.
I reni possono presentare anomalie di numero, di forma e posizione. Molto spesso tali anomalie non presentano sintomi e sono compatibili con una normale vita . Sono diagnosticate casualmente in corso di esami ecografici nell’adulto. Alcune volte la malformazioni renali ed ureterali possono essere causa di malattie per l’ostruzione al deflusso urinario (stenosi giunto pielo ureterale) o causa di reflusso di urine dalla vescica al rene (reflusso vescico-ureterale).
Anche gli ureteri possono e presentare anomallie di numero e posizione. La anomalia congenita ureterale più frequente è rappresentata dalla duplicità completa o parziale dell’uretere con una incidenza dello 0,5-0,6% dei bambini. In alcuni casi tale duplicita’ puo’ comportare la risalita di urine dall’uretere del polo renale inferiore. Uno dei due ureteri può avere uno
sbocco in vagina con conseguente incontinenza urinaria.

Una grave malformazione del bambino è rappresentata dalle anomalie della vescica con la presenza di estrofia della cloaca, l’estrofia vescicale ed l’epispadia.
Una possibile anomalia congenita dell’uretra del maschio caratterizzata dall’ipospadia. In tale patologia il meato uretrale esterno non si trova a livello della punta del pene ma è posizionato più in basso sulla superfice ventrale del pene . A seconda della posizione del meato uretrale sul pene viene differenziata la gravita’ della malattina in l’ipospadia prossimale, medio- peniena, basale.

 

Cosa è il reflusso vescico ureterale?

Il reflusso è una malattia urologica caratterizzata da risalita dell’urina dalla vescica agli ureteri che, nei casi piu’ gravi puo’ raggiungere la pelvi renale e i calici. Viene quindi classificata in base alla gravita’ di risalita in 5 gradi di reflusso e, su tale classificazione vengono indicate le opzioni terapeutiche con particolare attenzione ai gradi massimi per la grave dilatazione di tutta la via escretrice e le complicanze associate alla sofferenza del rene .
I genitri accompagnano il bambino dall’urologo per le ripetute infezioni urinarie con febbre o mancata crescita. Il progresso diagnostico ecografico ha permesso pero’ la diagnosi di reflusso grave del bambino gia’ in pariodo di
gravidanza e poi in epoca post-natale .
Un esame diagnostico importante è la RX retrograda e minzionale e, nei bambini che riescono a urinare acomando, la cistoscintigrafia con MAG-3, che permette di valutare la funzionalità renale.
Purtroppo le ricorrenti infezioni dovute al reflusso possono provocare dei danni permanenti al rene del bambino non trattato sino a diminuire funzionalità renale.
La diagnosi precoce del reflusso è importante per avviare precocemente la profilassi antibiotica che puo’ durare anche alcuni mesi, impedendo le infezioni ripetute sino alla completa maturazione della valvola uretero vescicale.
Puo’ essere necessario un intervento chirurgico nei casi di reflusso grave con rischio di danneggiamento renale, al fine di evitare la risalita delle urine dalla vescica al rene. Un approccio mini invasivo molto utilizzato è l’iniezione di
sostanze che permettono il restringimento della valvola per vie andoscopica e quindi senza tagli.
Se tale intervento non ha successo viene proposto un intervento di reimpianto del’uretere in vescica con tecniche antireflusso permettendo la salvaguardia del rene ed impedendone la continua sofferenza.

 

Cosa è la stenosi del giunto pielo ureterale?


La stenosi del giunto pielo ureterale è una malattia della parte di uretere che si unisce alla pelvi del rene dovuto alla presenza di un tratto che non trasmette peristalsi per una anomalia congenita o per compressione di un vaso arterioso del rene che ostruisce il giunto. La stenosi congenita è quasi sempre è asintomatica alla nascita e i primi sintomi si manifestano dopo alcuni anni. Grazie al progresso tecnologico e all’utilizzo di ecografia in gravidanza, molto spesso viene diagnosticato prima della nascita ma solo il 20% di esse richiedera’ un intervento. Le complicanze della anomalia si
manifestano con dolore lombare in età adolescenziale e sotto abbondante carico idrico.
La terapia chirurgica è riservata solo a quei casi in cui gli esami eseguiti ( scintifrafia, TC, RMN) rilevano una franca ostruzione. Il progresso tecnologico permette di eseguire l’intervento in laparoscopia senza tagli addominali.

 

Cosa è il megauretere ostruttivo e l’ureterocele?
Il megauretere è causato da un restringimento della parte terminale dell’uretere o dalla sua perdita di contrattilita’ che non permette il deflusso urinario . La malattia puo’ essere scatenata dalla presenza di un ureterocele cioè quando il meato ureterale termina in una sacca mucosa che comunica con la vescica.
la diagnosi di ureterocele può essere anche solo ecografica e il trattamento necessita la incisione endoscopica laser.
Il megauretere ostruttivo puo’ essere trattato con un approccio endoscopico con dilatazione pneumatica con palloncino o a intervento correttivo di reimpianto vescico-ureterale.

 

Il bambino puo’ essere affetto da Calcolosi renale?


Purtroppo negli ultimi anni l’incidenza della calcolosi renale nel bambino è aumentata di circa il 20% probabilmente per le diverse abitudini alimentari ricca di zuccheri complessi e proteine e per l’incremento dell’obesità infantile .
La localizzazione dei calcoli è molto spesso nel rene con al possibilita’ che si riformi molto piu’ frequentemente rispetto all’adulto. Grazie al progresso tecnologico, strumenti sempre piu’ piccoli e flessibili è oggi possibile applicare tecniche mini invasive sicure nel bambino. La scelta del trattamento dipende dalle dimensioni del calcolo e dall’età del paziente.

 

Cosa è il criptorchidismo?

Il criptorchidismo è una anomalia di discesa testicolare a livello dello scroto, che si presenta disabitato per la mancanza di uno o entrambi i testicoli. Fino a 2 bamini ogni 100 possono essere affetti dalla malattia, aumentando
nei bambini nati pretermine.

 

Quali sono le cause di criptorchidismo?


Durante la vita embrionale i testicoli si formano vicino ai reni. Scendono dalla cavità addominale attraversando il canale inguinale per raggiungere lo scroto, dove si fissano naturalmente. Il processo di discesa è stimolato dagli ormoni maschili.
Un alterazione del processo di discesa puo’ provocare la posizione del testicolo in posizione piu’ alta rispetto allo scroto.
Cio’ puo’ dipendere da:
- Basso peso alla nascita;
- Prematurità;
- Familiarità;
 Quindi vi saranno vari gradi di criptorchidismo in base alla posizione del testicolo. Piu’ il testilo è alto e maggiori saranno i danni di crescita e la difficolta’ nella correzione chirurgica.

 

Come si fa diagnosi di criptorchidismo?

Fino ai 3 mesi di vita vi è possibilità di una discesa spontanea del testicolo. La visita specialistica urologica è importante per capire se il criptorchidismo interessa un testicolo solo o entrambi i testicoli e cercare la posizione del testicolo lungo la via di discesa dal rene. Se il testicolo non si palpa è possibile che sia rimasto all'interno della cavità addominale (testicolo endoaddominale).
Un importante esame diagnostico è l’ecografia che permette di ricercare il testicolo nel canale inguinale o in addome.
una variante al criptorchidismo è il  testicolo retrattile (detto anche testicolo a Jo-Jo). Il testicolo retrattile è caratterizzato da una salita e discesa del testicolo nello scroto per la contrazione del muscolo cremasterico che lo tira verso l'alto.

 


Come si cura il criptorchidismo?


Il trattamento chirurgico è importante e definitivo e deve essere eseguito precocemente per evitare i rischi di infertilita’. I testicoli si sviluppano infatti ad una temperatura inferiore di 2 gradi rispetto al nostro organismo e la permanenza in addome crea dei danni irreversibili se non corretti precocemente.
Infatti i maschi con criptorchidismo bilaterale corretto in ritardo o non corretto possono avere problemi di fertilita’ nell’80% dei casi . La correzione precoce del criptorchidismo è quindi necessaria non solo per garantire la fertilita’ ma anche per ridurre la persistenza di cellule che potrebbero aumentare il rischio di tumori .
L'intervento viene in genere fatto in regime di day surgery con un'incisione a livello inguinale per identificare il testicolo, liberandolo dalle fibre del muscolo cremastere che avvolge il funicolo e fissa il testicolo. Successivamente viene
portato il testicolo più in basso possibile a livello scrotale.
La dimissione avviene nel pomeriggio con un controllo a distanza di una settimana.

 

Cosa è la pervieta’ del dotto peritoneo vaginale?

La pervietà del dotto peritoneo vaginale è una malformazione congenita nel bambino che puo’ provocare numerose patologie come ernia inguinale, idrocele, testicolo ritenuto.
Vi è infatti una  mancata chiusura spontanea del dotto peritoneo-vaginale, il canale di comunicazione tra la cavità addominale e lo scroto dove si fissa il testicolo . Fisiologicamente quanto il testicolo ha teminato la migrazione
dall’addome allo scroto l dotto peritoneo-vaginale si chiude lentamente entro il primo mese di vita .
In caso di persistente pervieta’ del dotto peritoneo-vaginalepuo’ essere presente:
- Un  ernia inguinale congenita;
- il passaggio del liquido peritoneale con comparsa di un idrocele
comunicante;
- la formazione di una formazione cistica a contenuto liquido,
chiamata cisti del funicolo.
- Un idrocele congenito

 

Che sintomi procura’?
 
l'ernia inguinale e l’idrocele comunicante sono percepiti con una tumefazione elastica , non dolente, nell’inguine e scroto che ingrossa per gli aumenti della pressione endoaddominale (pianto, tosse, movimenti ) nel corso della giornata e si riduce di notte.

 


Come di diagnostica un idrocele comunicante?
 
È necessaria la visita urologica pediatrica con domande ai genitori rispetto ai sintomi e l’accurata visita medica.

 


Come si cura?


Sia l’ernia inguinale che l’idrocele comunicante nel bambino sono tratatte chirurgicamente, L'incisione trasversale, di 2-3 cm di lunghezza a livello inguinale permette un isolamento del peritoneo che viene separato dal funicolo e legato senza applicare reti come viene fatto nell'adulto. La chiusura dell'incisione cutanea avviene con modalita’ estetica e la ripresa
dell’attivita’ del bambino avviene dopo pochi giorni.